Come cambia il commercio e la vendita del prodotto

negozi senza insegne

Insegne-coperteCome cambia il commercio e la vendita del prodotto!
In giro si vedono sempre più insegne oscurate, spente e con pannelli rovesciati.

Stanno perdendo importanza e non è raro vedere negozi che aprono con il solo nome scritto sulle vetrine.

Che fine hanno fatto le insegne di una volta, quelle che descrivevano nome, servizi e tipologia dei prodotti?

Quelle che davano immediata indicazione al cliente su cosa avrebbe trovato entrando in quel negozio?

Colpa della moda? Del risparmio costretto dalla crisi economica, dei costi di realizzazione, oppure delle restrittive norme comunali?

Forse le ragioni sono un po’ in tutte queste risposte, ma la principale e che questa trasformazione sta avvenendo in in modo naturale.

Oggi le insegne servono meno!

insegna con nome sulla vetrinaLa clientela frettolosa non bada di certo alle insegne e al massimo osserva le vetrine secondo la loro capacità attrattiva dalle quali trae lo spunto per entrare in negozio.

Tutto si trasforma ma parte consistente di commercianti continua ad aspettare il cliente stando fermo sulla porta.

Non modificano nulla, prodotti, modalità di offerta e accoglienza, lasciando tutto com’era. Perché farlo? Tutto andava bene prima della crisi. Perché cambiare?

insegna-su-vetrinaAltri più accorti fanno formazione, migliorano l’accoglienza, la qualità delle merci e si adeguano alla nuova domanda commerciale.

Il cliente oggi è maggiormente consapevole delle sue necessità. Richiede più qualità nel prodotto a prezzi coerenti, migliore accoglienza e maggiore ascolto.

In questo nuovo scenario egli si informa più e meglio di prima. Guarda le tue vetrine, quelle della concorrenza, va sul web, indaga e mette al confronto.

In questo nuovo scenario commerciale cresce la funzione strategica della vetrina, quale trasparente testimone della qualità e affidabilità del punto vendita.

Se comunica emozione, espone prodotti che soddisfano la sua ricerca, appaga l’aspettativa e se l’offerta risponde alla propria disponibilità economica, entra in negozio.

Vendere è sempre il risultato di un coinvolgimento emozionale, che si forma sul piano della convenienza ma decide su quello del piacere.

 

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